Il 14 gennaio del 1601 una donna e sua figlia, mentre camminavano incrociando viuzze e piazze che oggi non esistono più, scomparvero, secondo le cronache, inghiottite dalla strada all'altezza della Chiesa di San Giorgio. L'area del Velabro era una zona in cui transitavano le acque ristagnanti del Tevere, creando anfranti e voragini che potevano aprirsi all'improvviso sotto i piedi dei passanti, ma che si prestavano anche come nascondigli perfetti per ori, gemme e tesori. Da quel momento si radicò nei secoli da leggenda di un tesoro nascosto ai piedi dell'Arco degli Argentari, leggenda che venne presa particolarmente sul serio, considerando che negli archivi vaticani è stata ritrovata la richiesta di un'autorizzazione papale per eseguire delle indagini nella zona.