Basilica di San Clemente – Gli insulti sull’affresco
Al primo livello del sottosuolo della Basilica di San Clemente si trovano degli affreschi dell'XI secolo che raffigurano un episodio poco noto della vita di San Clemente. Si narra che Teodora, moglie di Sisinnio, dopo essere stata convertita da Clemente, iniziò a frequentare la comunità cristiana. Ma un giorno, il marito, sospettandone l'infedeltà, decise di pedinarla fino alla chiesa, diventando di colpo cieco e sordo. Clemente lo guarì ma Sisinnio credendo che egli fosse un malvagio stregone, ordinò ai suoi servitori di legarlo. I servi ci provarono. Poi si resero conto che invece di legare il santo avevano semplicemente legato le corde intorno ad una colonna. Un affresco descrive il momento in cui Sisinnio grida "Fili de le pute, trahite!" (tirate più forti, figli di puttana!), insulto chiaramente visibile sul dipinto.