Camminando lungo la navata di San Vitale si ha la sensazione di essere precipitati in un mondo di sofferenze: lungo le pareti si possono ammirare le storie sanguinarie di alcuni profeti, mentre nel transetto si osservano scene del martirio e della lapidazione di San Vitale. Pare che queste opere spaventose fossero dirette ai novizi gesuiti che si preparavano a conquistare il mondo protestante attraverso la "verità" cattolica. Terrorizzare i giovani con i dolori dei martiri voleva essere una maniera per dare loro un esempio e renderli pronti a tutto. Insomma, si trattava una sorta di allenamento per formare i futuri soldati della Fede!