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Roccia dell'Orso

Palau – La leggenda della Roccia dell’Orso

Istituito nel 1994, primo in Sardegna, il parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena si estende su terra e mare per oltre 20 mila ettari. Esso abbraccia oltre 60 isole, grandi e piccole, modellate da vento e correnti. Ora, un alone di leggenda circonda il capo di fronte al parco. Questo prende il nome da una spettacolare scultura naturale rassomigliante alla sagoma di un orso, che sembra indicare con la testa il mare. È la Roccia dell’Orso, monumento naturale visitato da migliaia di escursionisti, che svetta su un rialzo granitico, a oltre 120 metri di altezza.

Imponente, essa vigila sul vicino abitato di Palau, rinomata località turistica della Gallura settentrionale. Dal paese dista poco più di cinque chilometri. Si raggiunge attraverso un sentiero panoramico che parte dal forte di capo d’Orso, una delle tante fortificazioni militari ottocentesche di Palau.

Questa zona è da sempre fonte di antiche leggende. Secondo Victor Berard, scrittore studioso di Omero, Capo d’Orso è l’unico luogo del Mediterraneo identificabile con la “terra dei Lestrigoni”. Si tratta di quella terra, in cui Omero colloca lo sbarco di Ulisse alla ricerca del cibo e l’acqua per l’equipaggio. E dove lo stesso condottiero greco conobbe una grave sconfitta.

L’episodio è descritto nel libro X dell’Odissea, e racconta che Ulisse sbarcò per approvvigionare le sue tre navi in una fonte detta ‘Artacia’ (ossia “dell’Orso”). E mentre attingeva l’acqua vide alzarsi in lontananza un filo di fumo, indizio della presenza di genti indigene. Avvicinatosi a quel luogo incontrò una fanciulla di statura notevole alla quale cercò di rivolgere parola per comunicare. Questa, però, impaurita, prese a gridare per richiamare l’attenzione degli uomini. Costoro, di statura gigantesca, erano guidati da Antifate, re dei Lestrigoni. Erano un popolo di cannibali e fecero banchetto degli uomini d’Ulisse che riuscirono a catturare. E con la loro grande forza fisica distrussero ben due delle navi gettandovi sopra dei macigni. Perciò lo stesso Ulisse fu costretto a ritirarsi precipitosamente con l’unica imbarcazione rimastagli.

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