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Parco archeologico del Colosseo

Parco archeologico del Colosseo – Le 5 tappe da non perdere

Il Parco archeologico del Colosseo è una vasta area che comprende l’Anfiteatro Flavio, l’area del Foro Romano e del Palatino, la Domus Aurea sul colle Oppio, l’Arco di Costantino e la Meta Sudans. Con decine di milioni di ingressi, il sito è tra i più visitati nel mondo e il primo in Italia. Il parco custodisce e valorizza alcune tra le più importanti testimonianze archeologiche della storia della civiltà occidentale, dalla fine dell’età del Bronzo all’età contemporanea.

La prima? Senza dubbio il Colosseo. Quello che è sempre il monumento più visitato d’Italia è diventato un’icona. Le ragioni? Per l’eccezionale architettura, per la fama dei gladiatori e dei giochi, per la sua fortuna nei secoli, dal riuso medievale e cristiano a quello ideologico che ne hanno fatto il simbolo di un impero e oggi quello della città di Roma e del mondo.

Poi c’è il Foro Romano: il cuore politico e civile della Roma antica. Questo batte sotto una complessa stratificazione di vie, piazze ed edifici di cui la storia, gli scavi e i restauri hanno più volte cambiato il volto. Un panorama archeologico unico al mondo che comprende anche capolavori dell’arte medievale.

Un altro importante tesoro è il Palatino. Sul Palatino sono conservati i resti degli insediamenti dell’età del Ferro riferibili al più antico nucleo della città di Roma. Sede di importanti culti cittadini, tra cui quello della Magna Mater (Cibele), fra il II e il I secolo a.C. il colle divenne il quartiere residenziale dell’aristocrazia romana. Qui si diede vita a dimore raffinate caratterizzate da eccezionali decorazioni pittoriche e pavimentali, come quelle conservate nella Casa dei Grifi.

Altra tappa fondamentale del Parco Archeologico è l’Arco di Costantino. Questo monumento, situato in piazza del Colosseo, accanto ai resti della celebre fontana, è un imponente arco di trionfo. Esso manifesta il desiderio di Costantino di farne un florilegio della scultura romana politica.

Infine, ultima ma non ultima c’è la Domus Area: quel che resta della reggia di Nerone custodisce in magniloquenti architetture le meraviglie segrete della pittura romana, riscoperte nel Rinascimento e destinate ad affascinare il visitatore di oggi, grazie anche alle ricostruzioni virtuali degli ambienti.

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